Guido Barbujani

Genetista e scrittore, è professore di Genetica all’Università di Ferrara: il suo ambito di ricerca è lo studio della biodiversità umana nelle popolazioni moderne e antiche. Ha lavorato alla State University of New York a Stony Brook (New York) e alle Università di Londra, Padova e Bologna. Collabora con il Sole 24 Ore ed è autore di romanzi e saggi, tra cui: Sillabario di genetica per principianti (Bompiani, 2019), Tutto il resto è provvisorio (Bompiani, 2018), Il giro del mondo in sei milioni di anni (Il Mulino, 2018), Contro il razzismo. Quattro ragionamenti (con Aime, Faloppa e Bartoli, Einaudi, 2015), Lascia stare i santi (Einaudi, 2014) e L’invenzione delle razze (Bompiani, 2006; nuova edizione 2018).

Sabato 12 giugno 2021, ore 11
MIGRANTI PALLIDI. DA QUAND’È CHE GLI EUROPEI HANNO LA PELLE CHIARA
Studiando i fossili, i reperti archeologici e il DNA, ci siamo fatti un quadro imperfetto ma vasto della nostra storia, dalle origini del genere Homo in Africa alle grandi migrazioni che hanno portato Homo sapiens a colonizzare tutto il pianeta, e le altre specie umane a estinguersi. Oggi il DNA permette anche di ricostruire in parte l’aspetto dei nostri lontani antenati. Ci dice, per esempio, che fino a 5700 anni fa gli europei avevano una combinazione, oggi insolita, di pelli scure e occhi chiari. Le pelli chiare sono arrivate nel Neolitico, dal Vicino oriente, nel grande processo migratorio che ha portato alla diffusione dell’agricoltura in tutta Europa.