Javier Cercas in dialogo con Cinzia Sciuto
Il Manifesto di Ventotene, scritto durante la Seconda Guerra Mondiale, immaginava un’Europa unita, capace di superare le divisioni nazionali e garantire pace e giustizia attraverso una federazione di Stati. Questo nuovo organismo avrebbe dovuto superare le autarchie economiche e costruire un sistema politico che permettesse l’emancipazione delle classi lavoratrici, ponendo le forze economiche al servizio delle persone. La Seconda guerra mondiale è finita con la sconfitta del fascismo e del nazismo, premessa fondamentale per il progetto descritto nel Manifesto. Nei decenni successivi è iniziata la faticosa costruzione di quella che oggi è l’Unione Europea, che però non sembra affatto avere le sembianze di quella immaginata da Rossi e Spinelli. Allora è lecito chiedersi: quel sogno è ancora vivo?
Sabato 30 novembre, ore 18.30
Laboratorio Aperto dei Chiostri di San Pietro (Via Emilia San Pietro 44, Reggio Emilia)
Javier Cercas, scrittore tra i più importanti in lingua spagnola e tra gli intellettuali europei di maggior rilievo, la sua opera, tradotta in più di trenta lingue. È pubblicata in Italia da Guanda: Soldati di Salamina (Premio Grinzane Cavour 2003), Il movente, La velocità della luce, La donna del ritratto, Anatomia di un istante, Il nuovo inquilino, La verità di Agamennone, Le leggi della frontiera, L’avventura di scrivere romanzi (con Bruno Arpaia), L’impostore, Il punto cieco, Il sovrano delle ombre, Terra Alta, Indipendenza, Il castello di Barbablù e Colpi alla cieca. Anatomia di un istante nel 2010 si è aggiudicato il Premio Nacional de Narrativa, nel 2011 il Premio Salone Internazionale del Libro di Torino e il Premio Letterario Internazionale Mondello. L’impostore è stato finalista al Man Booker International Prize 2018. Terra Alta ha vinto nel 2019 il Premio Planeta.
Cinzia Sciuto, saggista e giornalista, è direttrice di MicroMega e dal 2020 è la Direttrice scientifica delle Giornate della laicità. Collabora con le testate tedesche Die Tageszeitung e Faustkultur. Si occupa principalmente di diritti umani, laicità e femminismo. È autrice di Non c’è fede che tenga. Manifesto laico contro il multiculturalismo (Feltrinelli 2018; nuova edizione riveduta 2020), tradotto in tedesco per Rotpunktverlag, e La Terra è rotonda. Kant, Kelsen e la prospettiva cosmopolitica (Mimesis 2015). Vive a Francoforte sul Meno, in Germania.