Con Irina Ščerbakova e Stefano Vastano
Irina Ščerbakova è una storica e scrittrice russa, tra i fondatori di Memorial, l’associazione considerata nel 2016 “agente straniero” dalla Russia di Putin e insignita nel 2022 del Premio Nobel per la pace. In seguito all’invasione russa dell’Ucraina, Ščerbakova ha lasciato il suo paese e dalla Germania, dove oggi vive, porta avanti un infaticabile lavoro di memoria e critica politica al regime putiniano. A Reggio Emilia presenta l’ultimo libro “Le mani di mio padre. Una storia di famiglia russa”
Incontro con traduzione contemporanea in oversound
Domenica 1 dicembre 2024, ore 17.30
Laboratorio Aperto dei Chiostri di San Pietro (Via Emilia San Pietro 44, Reggio Emilia)
Irina Ščerbakova, nata nel 1949 a Mosca, qui si è laureata in germanistica e ha insegnato Oral History all’università. Ha tradotto in russo Franz Kafka, Heinrich Böll e Christa Wolf. Dalla fine degli anni Settanta ha condotto interviste con i superstiti dei gulag e, dai primi anni Novanta, ricerche negli archivi del KGB a Mosca. È tra le fondatrici di Memorial, associazione per i diritti umani e lo studio delle repressioni nell’epoca sovietica, la prima associazione indipendente nata in Russia cui nel 2022 è stato conferito il premio Nobel per la pace. In qualità di autrice ed editrice, Irina Ščerbakova ha pubblicato numerosi libri sullo stalinismo e sulla cultura della memoria. Il suo ultimo lavoro si intitola Le mani di mio padre (Mimesis, 2024). In seguito alla guerra, nel marzo 2022 ha abbandonato la Russia, risiede in Germania.
Stefano Vastano, giornalista, laureato in Filosofia – con Tullio De Mauro ed Emilio Garroni – con una tesi sul pensiero di Karl-Otto Apel. Dal 1989 vive e lavora a Berlino. Firma storica del settimanale L’Espresso, collabora anche con diverse testate svizzere e tedesche. Per Mimesis edizioni ha pubblicato una monografia sul pensiero di Peter Sloterdijk (Filosofia dell’effervescenza. Estetica, etica e politica in Peter Sloterdijk, Mimesis, 2023). Ha curato la traduzione del saggio autobiografico di Irina Scherbakova, Le mani di mio padre (Mimesis 2024).